2012.09.23 Escursione alla Punta d'Aurona
Domenica 23 settembre 2012 - Punta d'Aurona 2984 metri
Un bel gruppo di 20 amici amanti della montagna per questa escursione ad una delle cime più panoramiche della conca dell'Alpe Veglia, noi però affronteremo la salita dal versante svizzero. Valicato il Passo del Sempione arriviamo a Rothwald, risaliamo con le auto la stradina asfaltata fino ad uno spiazzo in località Wintrigmatte a quota 2040 metri,poco dopo le case di Wasenalp. Da qui incomincia il nostro cammino, per un breve tratto seguiamo una strada sterrata poi arriviamo al bivio dove incomincia il sentiero vero e proprio. Prendiamo la direzione che ci indica Furggu-Baumlicke, la dicitura in vallesano della Forca d'Aurona. Camminiamo facilmente sui magri pascoli fino a raggiungere alcuni ruderi dove facciamo una sosta per riscaldarci al sole. Proseguiamo poi accompagnati dal vento fino alla zona dove sono presenti gli ultimi nevai. Dalla Forca d'Aurona vediamo le nuvole presenti nella conca di Veglia che svalicano su questo versante lasciando presagire che la nostra intenzione di effettuare la traversata fino a Pontecampo sarà difficilmente compiuta. Comunque non ci scoraggiamo e superando il breve tratto attrezzato con scalette e catene arriviamo ai 2686 metri della Forca d'Aurona. Dopo una veloce consultazione decidiamo di dividerci in due gruppi,alcuni saliranno fino in cima, gli altri invece scenderanno dallo stesso versante di salita viste le condizioni proibitive di visibilità sul versante italiano. Chi salirà fino in cima alla Punta d'Aurona troverà una giornata calda e in assenza di vento, chi ha deciso di scendere dovrà fare i conti ancora con la nebbia e l'aria gelida che soffia. La montagna è bella anche per questo!
Il gruppo che per primo intraprende il ritorno verso le auto si fermerà per circa un'ora sui prati distesi al sole a chiaccherare e scherzare attendendo il ritorno dei loro amici dalla vetta,poi una volta raggruppati tutti i partecipanti proseguiremo fino alle auto dove giungeremo intorno alle 15.
Un pò di rimpianto per chi ha rinunciato alla vetta all'ultimo momento, ma consapevoli del fatto che si pùò benissimo ritornare. E un grande merito a chi non ha desistito ed è stato premiato con una bella giornata anche in cima!
Dislivello + 640 metri da Wintrigmatte alla Forca d'Aurona
+ 300 metri dalla Forca alla Punta d'Aurona
Tempo totale dell'escursione ore 8 circa
Difficoltà E/EE fino alla Forca F+ alla Punta d'Aurona
2012.09.23 Programma Forca d'Aurona
Il programma dell'escursione alla Forca d'Aurona, prevista per il giorno 23 Settembre 2012 è stato pubblicato. Qui sotto il programma dettagliato (per maggiori info vedi anche il menù Attività - Programma 2012).
CLEAN CLIMBING 2012/2013
L’associazione Mountain Wilderness Italia e il Club Alpino Accademico Italiano indicono una iniziativa a premi,rivolta a tutti gli alpinisti interessati a riscoprire il valore e il fascino dell’arrampicata che non lascia tracce. L’iniziativa intende rafforzare il messaggio lanciato dal CAAI con i meeting “International TRAD Climbing” nella valle dell’Orco (2010 e 2012). Lo scopo non è quello di suggerire la superiorità del “clean climbing” rispetto alle tecniche di assicurazione e protezione moderne, ma di contribuire a divulgare la possibilità di affiancare alle vie di arrampicata integralmente protette da spit e chiodi uno stile di arrampicata diverso, che si ispira alla tradizione ma la interpreta con uno sguardo nuovo, maggiormente consapevole delle sue valenze psicologiche, culturali e ambientali.
AVVISO!! TUTTI I TERMINI SONO STATI PROROGATI DI UN ANNO: SCADENZA 31 AGOSTO 2013
Per vedere il regolamento completo, cliccate qui sotto:
http://www.clubalpinoaccademico.it/?p=1772
2012.09.08-09 Escursione al Castore
Sabato 8 & domenica 9 settembre 2012 - Castore 4226 metri
Come per il Monte Leone in agosto,anche per questa fantastica gita nel gruppo del Monte Rosa non ci arrendiamo e ci riproviamo in questo penultimo fine settimana in cui i rifugi d'alta quota sono aperti. Ci eravamo promessi di ritornare appena possibile e quindi eccoci qua! Un gruppo minore rispetto alla volta precedente,ma non per questo meno affiatato,anzi...! Siamo tutti desiderosi di portare a casa un'altra bellissima esperienza e a quanto pare il meteo questa volta è dalla nostra parte.
Arrivati in auto a Stafal,nella valle di Gressoney in Val d'Aosta sistemiamo le ultime cose negli zaini e poi prendiamo gli impianti di risalita verso il Colle di Bettaforca. Prima di incominciare a camminare verso il rifugio Quintino Sella ci concediamo un veloce pasto per ricaricarci dal viaggio. Il sentiero percorso dopo due mesi si presenta con una mancanza di neve totale,la giornata è bella e la temperatura mite. Solo quando giungiamo al rifugio ci accolgono le nubi. Durante l'attesa per l'ora della cena abbiamo tutto il tempo di organizzarci per la giornata successiva:controllare per l'ennesima volta i materiali,ripassare qualche nodo,decidere le due cordate. Dopo cena ,concordiamo anche l'ora della sveglia e tutti sono d'accordo nell'alzarsi alle 4.30 del mattino.
Domenica mattina, la sveglia suona. Ci alziamo, la prima cosa che facciamo è guardare dalla finestrella della camera per aver conferma che le previsioni non si siano sbagliate. La vista è spettacolare! Un cielo completamente stellato fa da contorno ai ghiacciai che ci circondano! Facciamo colazione poi insieme a tutti gli altri ospiti del rifugio usciamo per completare la vestizione. L'imbrago, i ramponi, la picozza ci leghiamo in cordata e finalmente un'ora dopo la sveglia, alle 5.30, si parte!
Risaliamo il ghiacciaio insieme alle altre cordate,l'alba da quassù è spettacolare! Dopo circa due ore arriviamo all'attacco della breve cresta che ci conduce al Colle del Felik, la percorriamo in mezz'ora circa e arriviamo nel punto esatto in cui la volta precedente avevamo dovuto fermarci per la bufera che ci stava flagellando. Oggi invece la vista è spettacolare e possiamo concederci una sosta un pò più lunga per riprendere fiato e fare qualche fotografia. Ora il cammino prosegue su una serie di brevi ma esposte crestine che dopo circa un'ora di tragitto culminano nella vetta del Castore a 4226 metri. La gioia è tanta! Finalmente al secondo tentativo siamo riusciti ad arrivare fin quassù! Il panorama è bellissimo! Sembra quasi che si possa toccare tutte le cime circostanti con le mani! Ci abbracciamo e ci congratuliamo a vicenda,sicuramente a qualcuno sotto le lenti degli occhiali da sole scappa qualche lacrimuccia per l'emozione ma è comprensibile... come si fa a rimanere insensibili e immuni di fronte a tale bellezza! Dopo le foto di rito però la realtà è che come molte volte accade, lo spazio è ristretto e dobbiamo per forza lasciare questo luogo incantato per lasciare spazio alle altre cordate in arrivo in vetta. Sempre facendo molta attenzione ripercorriamo a ritroso le creste verso il Colle del Felik dove poco sopra ci fermiamo per mangiare e bere qualcosa di più sostanzioso. La bella giornata lo permette e noi non ci facciamo mancare nulla!
Dopo la breve ma insidiosa discesa sulla cresta che ci riporta al sottostante ghiacciaio di Felik ci fermiamo per togliere qualche indumento che ci fa sudare parecchio in questa giornata di inizio settembre. Alle 10.30 del mattino siamo nuovamente al rifugio Sella,dopo aver riposto con cura tutta l'attrezzatura nello zaino riprendiamo la lunga discesa verso il Colle di Bettaforca dove arriviamo alle 14 circa. Giunti a Stafal grazie agli impianti, possiamo rimetterci pantaloncini corti e sandali ed andare al bar a gustarci una meritata birra e brindare alla gita perfettamente riuscita.
Cosa dire ancora... grazie montagna!
Dislivello 1°giorno 850 metri Tempo impiegato 3 ore circa
Dislivello 2° giorno 640 metri Tempo impiegato 5 ore circa dal rifugio alla vetta e ritorno + 2 ore dal rifugio al colle di Bettaforca
Difficoltà F+
2012.08.26-30 Escursione Trekking sul Sentiero Roma
Domenica 26 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 1° giorno Novate Mezzola-Rif. Brasca
Pochi ma buoni per questo secondo trekking stagionale,la voglia di camminare e di vedere posti nuovi in montagna ci portano in provincia di Sondrio su uno dei tracciati lombardi più conosciuti,apprezzati e frequentati delle Alpi. Il “Sentiero Roma” ,che affonda le radici del suo nome nel ventennio fascista, è un’alta via delle alpi Retiche che attraversa il cuore di granito della val Masino al cospetto di nomi quali il Badile e il Disgrazia. Dopo il trasferimento delle auto,il nostro cammino inizia dalla frazione Mezzolpiano di Novate Mezzola,dove una mulattiera a tratti scalinata s’inerpica tra i castagni fino ad un punto panoramico sul lago. Addentrandosi nelle valle sempre in salita oltrepassiamo la fraz. di Avedee per arrivare in vista dell’abitato di Codera. Con alcuni zig-zag in discesa attraversiamo un vallone e con l’ausilio di due gallerie arriviamo nei pressi del paese. Dopo una lunga sosta proseguiamo in falsopiano incontrando numerosi gruppi di baite (Corte,Tiune,Saline). Sempre su comoda mulattiera tra le radure prative e lariceti della val Codera oltrepassiamo un ponticello ed in breve arriviamo nella piana di Bresciadega e superando l’ultima mite pendenza al rif. Luigi Brasca,alpinista lombardo del primo ‘900. Edificio costruito nel 1933,distrutto durante la guerra e riedificato nel 1948. Ci sistemiamo e godiamo del panorama sul Pizzo Ligoncio mentre il profumino che viene dalla cucina ci dice che il gestore sta preparando i pizzoccheri …
Dislivello + 990 – 100 ore 4.30
Lunedì 27 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 2°giorno Rif. Brasca-Rif.Gianetti
Secondo giorno di cammino. Dopo una consultazione serale decidiamo di modificare il nostro programma e di fare un altro percorso. Invece che andare direttamente al Passo del Barbacan,risaliamo la Val d’Arnasca per giungere al Bivacco Valli. Durante la salita al passo Ligoncio conosciamo Susanna che ha dormito al Valli e si aggrega con noi. L’itinerario è facile nella prima parte poi non è privo di difficoltà: bisogna sfruttare una lunga cengia esposta, anche se protetta da catene. Questa traversata è denominata sentiero attrezzato Dario di Paolo. Ora siamo nella Valle dell’Oro e facciamo un lungo traverso passando sopra il rifugio Omio per arrivare al Passo dell’Oro 2526 mt,qui ci accorgiamo di dover scendere e poi risalire un’altra volta per arrivare al Passo del Barbacan a 2598 mt. Siamo un po’ stanchi, sono nove ore che camminiamo e sotto di noi c’è ancora il rif. Brasca. Davanti a noi ora si apre e ammiriamo in tutta la sua estensione l’anfiteatro della Val Porcellizzo,uno spettacolo davvero unico con tutte le sue cime dove il Pizzo Badile la fa da padrone. Ora perdendo circa un centinaio di metri tra vari saliscendi arriviamo al rifugio Gianetti a quota 2534 mt appena in tempo per la cena. Poi a letto presto per il meritato riposo …
Dislivello + 1870 – 700 ore 11
Martedì 28 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 3°giorno Rif. Gianetti-Rif. Allievi Bonacossa
Dopo la faticaccia di ieri rinunciamo all’ascensione facoltativa al Pizzo Cengalo. Con Susanna è giunta l’ora dei saluti, lei tornerà verso Novate Mezzola mentre noi ci prepariamo per la tappa di oggi. Dal piazzale antistante il rifugio Gianetti s‘imbocca il sentiero che percorre in direzione est l'anfiteatro della Val Porcellizzo, si prosegue lungo la facile traccia che si snoda con qualche saliscendi. Si risalgono i regolari tornanti fino alle rocce sommitali, dove alcune catene facilitano il raggiungimento del Passo Camerozzo. La discesa in Val del Ferro, pur attrezzata con una successione di catene, è ripida e a tratti molto esposta. Qui ci concediamo una sosta rigenerante. Proseguendo nel nostro cammino passiamo nei pressi del bivacco Molteni-Valsecchi. Completiamo l'attraversamento della Val del Ferro e si raggiunge la base del Passo Qualido,la cui risalita avviene lungo un canale di sfasciumi che non presenta alcuna difficoltà. Raggiungiamo poi il Passo dell'Averta,infine ancora saliscendi fino ad un pianoro erboso su cui sorge il complesso del Rifugio Allievi-Bonacossa.
Dislivello traversata + 650 –770 Ore 7.30
Mercoledì 29 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 4°giorno Rif.Allievi Bonacossa-Rif.Ponti
Partenza dal Rifugio Allievi-Bonacossa si imbocca il sentiero su un terreno reso irregolare da sassi, detriti e torrentelli fino al terrazzo che costituisce il Passo Val Torrone (2518 m). Si scende perdendo quota lungo una stretta gola di roccette e detriti ,attrezzata nei punti più ripidi. Si rimonta, quindi, la china per raggiungere il Bivacco Pirotta-Manzi (2538 m). Si risale il ripido canale attrezzato con catene, si raggiunge il Passo Cameraccio (2950 m ). Si abbandona il valico con una progressiva discesa si raggiunge il Bivacco Kima (2700 m) . Si risale quindi il ripido e faticoso pendio attrezzato fino alla Bocchetta Roma (2850 m). La discesa sul versante di Predarossa è breve e arriviamo al Rifugio Cesare Ponti (2559 m).
Dislivello + 1050 - 880 ore 10
Giovedì 30 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 5°giorno Rif. Ponti-Rif. Desio-Predarossa
Ultimo giorno su queste bellissime montagne. Causa il maltempo imminente e soprattutto la stanchezza dei quattro giorni precedenti rinunciamo anche alla salita al Monte Disgrazia di cui ricorre il 150° anniversario dalla prima ascensione proprio in questi giorni. Era la mattina del 24 agosto 1862 quando due esploratori inglesi, Leslie Stephen ed Edward Shirley Kennedy, il loro domestico Thomas Cox e la guida svizzera Melchior Anderegg raggiunsero questa cima di 3678 metri sita nel territorio della Valtellina, la vetta di quello che definirono il Picco Glorioso. Noi ci accontenteremo di fare un piccola sgambata fino al rifugio Desio, struttura a cavallo tra la Val di Preda Rossa e la Val Airale al Passo di Corna Rossa a quota 2836 m. Edificio abbandonato a se stesso e con ogni tipo di rifiuto al suo interno. Ci concediamo una breve sosta poi scendiamo praticamente di corsa fino al rifugio Ponti dove Marisa e Gabriella ci aspettano. Salutiamo e ringraziamo il gestore poi cominciamo la lunga discesa verso la piana di Preda Rossa mentre inizia a piovere. Giunti al parcheggio io e Lino andiamo a recuperare la mia auto a Novate mentre il resto del gruppo scende a piedi fino al rifugio Scotti dove una volta riuniti pranziamo a volontà con i pizzoccheri. Salutiamo queste fantastiche montagne con la promessa di ritornarci,luoghi che meritano ben più di una visita.
Dislivello + 270 - 840 Ore 3.30
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