2012.08.26-30 Escursione Trekking sul Sentiero Roma

Domenica 26 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 1° giorno Novate Mezzola-Rif. Brasca

 

Pochi ma buoni per questo secondo trekking stagionale,la voglia di camminare e di vedere posti nuovi  in montagna ci portano in provincia di Sondrio su uno dei tracciati lombardi più conosciuti,apprezzati e frequentati delle Alpi. Il “Sentiero Roma” ,che affonda le radici del suo nome nel ventennio fascista, è un’alta via delle alpi Retiche che attraversa il cuore di granito della val Masino al cospetto di nomi quali il Badile e il Disgrazia. Dopo il trasferimento delle auto,il nostro cammino inizia dalla  frazione Mezzolpiano di Novate Mezzola,dove una mulattiera a tratti scalinata s’inerpica tra i castagni fino ad un punto panoramico sul lago. Addentrandosi nelle valle sempre in salita oltrepassiamo la fraz. di Avedee per arrivare in vista dell’abitato di Codera. Con alcuni zig-zag in discesa attraversiamo un vallone e con l’ausilio di due gallerie arriviamo nei pressi del paese.  Dopo una lunga sosta proseguiamo in falsopiano incontrando numerosi gruppi di baite (Corte,Tiune,Saline). Sempre su comoda mulattiera tra le radure prative e lariceti della val Codera oltrepassiamo un ponticello ed in breve arriviamo nella piana di Bresciadega e superando l’ultima mite pendenza al rif. Luigi Brasca,alpinista lombardo del primo ‘900. Edificio costruito nel 1933,distrutto durante la guerra e  riedificato nel 1948. Ci sistemiamo e godiamo del panorama sul Pizzo Ligoncio mentre il profumino che viene dalla cucina ci dice che il gestore sta preparando i pizzoccheri …

 

Dislivello + 990 – 100   ore 4.30

 

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Lunedì 27 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 2°giorno Rif. Brasca-Rif.Gianetti

 

Secondo giorno di cammino. Dopo una consultazione serale decidiamo di modificare il nostro programma e di fare un altro percorso. Invece che andare direttamente al Passo del Barbacan,risaliamo la Val d’Arnasca per giungere al Bivacco Valli. Durante la salita al passo Ligoncio conosciamo Susanna che ha dormito al Valli e si aggrega con noi. L’itinerario è facile nella prima parte poi non è privo di difficoltà: bisogna sfruttare una lunga cengia esposta, anche se protetta da catene. Questa traversata è denominata sentiero attrezzato Dario di Paolo. Ora siamo nella Valle dell’Oro e  facciamo un lungo traverso passando sopra il rifugio Omio per arrivare al Passo dell’Oro 2526 mt,qui ci accorgiamo di dover scendere e poi risalire un’altra volta per arrivare al Passo del Barbacan a 2598 mt. Siamo un po’ stanchi, sono nove ore che camminiamo e sotto di noi c’è ancora il rif. Brasca. Davanti a noi ora si apre e ammiriamo in tutta la sua estensione l’anfiteatro della Val Porcellizzo,uno spettacolo davvero unico con tutte le sue cime dove il Pizzo Badile la fa da padrone. Ora perdendo circa un centinaio di metri tra vari saliscendi arriviamo al rifugio Gianetti a quota 2534 mt appena in tempo per la cena. Poi a letto presto per il meritato riposo …

 

Dislivello + 1870 – 700 ore 11

 

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Martedì 28 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 3°giorno Rif. Gianetti-Rif. Allievi Bonacossa

 

Dopo la faticaccia di ieri rinunciamo all’ascensione facoltativa al Pizzo Cengalo. Con Susanna è giunta l’ora dei saluti, lei tornerà verso Novate Mezzola mentre noi ci prepariamo per la tappa di oggi. Dal piazzale antistante il rifugio Gianetti s‘imbocca il sentiero che percorre in direzione est l'anfiteatro della Val Porcellizzo, si prosegue lungo la facile traccia che si snoda con qualche saliscendi. Si risalgono i regolari tornanti fino alle rocce sommitali, dove alcune  catene facilitano il raggiungimento del Passo Camerozzo. La discesa in Val del Ferro, pur attrezzata con una successione di catene, è  ripida e  a  tratti molto esposta. Qui ci concediamo una sosta rigenerante. Proseguendo nel nostro cammino passiamo nei pressi del bivacco Molteni-Valsecchi. Completiamo l'attraversamento della  Val del  Ferro e si raggiunge la base del Passo Qualido,la cui risalita avviene lungo un canale di sfasciumi che non presenta alcuna difficoltà. Raggiungiamo poi il Passo dell'Averta,infine ancora saliscendi fino ad un pianoro erboso su cui sorge il complesso del Rifugio Allievi-Bonacossa.

 

Dislivello   traversata  + 650  –770  Ore 7.30

 

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Mercoledì 29 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 4°giorno Rif.Allievi Bonacossa-Rif.Ponti

 

Partenza dal Rifugio Allievi-Bonacossa si  imbocca il sentiero su  un  terreno reso irregolare da  sassi, detriti e  torrentelli  fino  al terrazzo  che  costituisce  il  Passo Val Torrone (2518 m). Si  scende perdendo quota  lungo  una  stretta  gola di  roccette  e  detriti ,attrezzata  nei  punti  più  ripidi. Si  rimonta, quindi, la  china  per  raggiungere il Bivacco Pirotta-Manzi (2538 m). Si  risale  il  ripido  canale attrezzato  con  catene, si  raggiunge il Passo Cameraccio (2950 m  ). Si  abbandona  il  valico con una progressiva  discesa  si  raggiunge  il  Bivacco Kima (2700 m) . Si  risale quindi  il  ripido  e  faticoso  pendio attrezzato  fino  alla  Bocchetta Roma (2850 m). La discesa  sul  versante  di  Predarossa  è  breve  e  arriviamo  al  Rifugio Cesare Ponti (2559 m).

 

Dislivello     + 1050      -   880   ore 10

 

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Giovedì 30 agosto 2012 SENTIERO ROMA: 5°giorno Rif. Ponti-Rif. Desio-Predarossa

 

Ultimo giorno su queste bellissime montagne. Causa il maltempo imminente e soprattutto la stanchezza dei quattro giorni precedenti rinunciamo anche alla salita al Monte Disgrazia di cui ricorre il 150° anniversario dalla prima ascensione proprio in questi giorni. Era la mattina del 24 agosto 1862 quando due esploratori inglesi, Leslie Stephen ed Edward Shirley Kennedy, il loro domestico Thomas Cox e la guida svizzera Melchior Anderegg raggiunsero questa cima di 3678 metri sita nel territorio della Valtellina, la vetta di quello che definirono il Picco Glorioso. Noi ci accontenteremo di fare un piccola sgambata fino al rifugio Desio, struttura a cavallo tra la Val di Preda Rossa e la Val Airale al Passo di Corna Rossa a quota 2836 m. Edificio abbandonato a se stesso e con ogni tipo di rifiuto al suo interno. Ci concediamo una breve sosta poi scendiamo praticamente di corsa fino al rifugio Ponti dove Marisa e Gabriella ci aspettano. Salutiamo e ringraziamo il gestore poi cominciamo la lunga discesa verso la piana di Preda Rossa mentre inizia a piovere. Giunti al parcheggio io e Lino andiamo a recuperare la mia auto a Novate mentre il resto del gruppo scende a piedi fino al rifugio Scotti dove una volta riuniti pranziamo a volontà con i pizzoccheri. Salutiamo queste fantastiche montagne con la promessa di ritornarci,luoghi che meritano ben più di una visita.

 

Dislivello + 270  - 840 Ore 3.30

 

(vedi galleria fotografica)

 

 

 

 

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