Itinerari: Alpe Veglia
ALPE VEGLIA : l'Itinerario San Domenico - Alpe Veglia
Gli itinerari qui proposti sono stati individuati per la loro bellezza paesaggistica, si tratta di facile passeggiate che sulle tracce del passato propongono un viaggio alla scoperta della civiltà contadina di un'aspra terra alpina di confine. Ideali per chi ama passeggiare immersi nella natura, ripropongono la storia di questa valle e la magica atmosfera dei tempi passati dove la vita era strettamente legata alle risorse naturali. Camminare anche solo per qualche ora negli alpeggi, alcuni ancora caricati con il bestiame, simboli della vita pastorale, è un'esperienza unica. Tutt'intorno il foraggio verde estivo e le essenze profumato dei pascoli d'alta quota che è, da secoli, l'alimentazione per le capre e le mandrie di razza bruna dalle quali si ricavano, ancora oggi, burro, latte e formaggi. I bei sentieri che prendono il nome dalla loro storia, per anni sono stati gli unici collegamenti tra le frazioni, non sono impegnativi, si prestano per le famiglie e possono essere percorsi anche se non si è perfettamente allenati, solo per riscoprire il gusto del camminare.
Il Parco Naturale Alpe Veglia (m 1750 slm) può essere raggiunto con diversi percorsi, che differiscono per l'altitudine a cui risalgono la Val Cairasca (fondovalle, mezzo, alto). L'itinerario più seguito è quello panoramico per l'Alpe Ciamporino, che utilizzando la seggiovia consente di risparmiare sul dislivello da percorrere a piedi. In ogni caso i tempi di percorrenza sono più o meno uguali per gli itinerari qui proposti.
Ente di Gestione Parco Naturale Alpe VEGLIA Alpe DEVERO Villa Gentinetta, Viale Pieri 27 - 28868 VARZO (VB) Tel: 0324 / 72572 - Fax: 0324 / 72790 www.parcovegliadevero.it
Sentiero di fondovalle: per Ponte Campo lungo la strada trattorabile
TEMPO 1h30 - 2h
DISLIVELLO 100 m discesa, 430 m in salita da Ponte Campo
LUNGHEZZA 6 km
DIFFICOLTÀ Turistico
È il percorso tradizionale che segue l'antica strada mulattiera. Oltrepassato l'abitato di San Domenico (m 1420 slm) la strada asfaltata trattorabile scende lentamente, sfiorando prima le case di Quartina e poi inoltrandosi nei pascoli e boschi di Nembro. Giunti a Ponte Campo (m 1320 slm) termina la strada asfaltata e si attraversa il torrente Cairasca, portandosi così sul versante destro (idrografico) della valle. (A questo punto guardando verso monte si ha l'impressione che la Val Cairasca termini qui, nella conca di Nembro. Invece continua, e risalendo la profonda gola del torrente Cairasca arriva fino alla conca dell'Alpe Veglia).
Si prosegue dritto per la strada sterrata. In lenta salita si attraversa un rado bosco di larici, e poco dopo essere usciti allo scoperto si raggiunge la sbarra, che limita l'accesso ai soli mezzi fuoristrada autorizzati.La strada inizia ora a salire rapidamente con una serie di secchi tornanti, fino ad affacciarsi sulla sottostante profonda vallata del torrente Cairasca. Segue ancora un'altra salita e qualche tornante, e finalmente si arriva alla Cappella del Groppallo (m 1723 slm). Un po' prima di raggiungere la Cappella si incontra sulla sinistra il bivio per il sentiero che porta all'Alpe Vallé. Dal Groppallo si prosegue in falsopiano, costeggiando la stupenda e grandiosa forra scavata dal torrente che scorre un centinaio di metri più in basso. L'ambiente è severo e selvaggio: davanti s'intravedono già le cime di Veglia, mentre alle spalle si ha una bella vista sul gruppo del Cistella e sulla conca di Nembro (Durante la stagione invernale questo tratto è molto pericoloso e difficilmente percorribile a causa delle valanghe). Si raggiunge poi un muretto in pietra con una croce ed un cancello in legno delimitante il territorio dell'Alpe Veglia (Qui è presente un'area di sosta con alcuni tavoli e panche in legno). Proseguendo si incontra sulla sinistra la casa; La Porteia quot;, e subito dopo aver oltrepassato il ponte in pietra si raggiunge un bivio, o meglio la strada che percorre ad anello tutta la piana dell'Alpe Veglia circuito dell'Alpe Quindi una strada vale l'altra; comunque per brevità girare a destra per raggiungere gli abitati La Balma" Cornù mentre svoltare a sinistra per andare a Cianciavero Aione Ponte ed Isola Scegliendo la strada di sinistra, dopo aver superato un piccolo dosso si può finalmente ammirare l'Alpe Veglia in tutta la sua bellezza ! Improvvisamente la stretta ed angusta valle si apre nella verde piana racchiusa dalle cime che le fanno corona. A sinistra su una piccola altura c'è il caratteristico abitato di Cianciavero, mentre a destra si trova la chiesa dell'Alpe intitolata a San Giacomo.
Sentiero dei fiori: Partire da Ciamporino
TEMPO 1h15 - 1h45
DISLIVELLO 555 m salita in seggiovia + 71 m salita a piedi + 296 m discesa
DIFFICOLTÀ Turistico
Questa è la variante più panoramica per raggiungere l'Alpe
Veglia, ed anche la meno faticosa se si sceglie di percorrere il primo tratto in seggiovia.
Si hanno 2 possibilità per salire all'Alpe Ciamporino:
In seggiovia: dal piazzale di San Domenico (dove c'è la fontana) scendere per circa 50 metri lungo la strada asfaltata, fino ad incontrare subito sulla destra la casetta in legno della scuola di sci. Girare ora a destra e dopo una breve salita si raggiunge la partenza del primo tratto di seggiovia.
A piedi: portarsi all'altezza dell'albergo Bosco delle Fate. Da qui iniziare a salire per la strada, inizialmente asfaltata ed in seguito sterrata, fino a raggiungere l'Alpe Ciamporino.
Arrivati all'Alpe Ciamporino si possono effettuare escursioni e passeggiate, fare tappa al Rifugio 2000 oppure proseguire per l'Alpe Veglia con il comodo ed ampio sentiero panoramico. Dal punto di arrivo del secondo tronco di seggiovia girare subito a sinistra (indicazioni) ed iniziare a scendere per prati, passando alla sinistra della partenza di uno skilift. Seguendo il sentiero si oltrepassa un piccolo avvallamento e si prosegue poi in piano fra prati e radi larici.
Superato un passaggio accidentato protetto da alcune catene, si continua in discesa fino ad attraversare il Rio Croso a quota m 1850 slm. Alle spalle si vede ancora l'Alpe Ciamporino.La salita riprende: con erti gradoni si arriva ad una sella, e con un altro tratto di salita si raggiunge prima la piccola cappella di San Silvestro, e poco più avanti un ampio spiazzo erboso contraddistinto da una croce ed un altare in pietra. Da qui si gode un'ottima vista sulla parete NE del Monte Leone. Il piccolo tabernacolo fu eretto nel 1990 dal Gruppo Alpini di Varzo e Trasquera, e si trova a circa metà strada fra l'Alpe Ciamporino e l'Alpe Veglia, proprio sotto le Torri di Veglia. Nei pressi della cappellina, fra erba e pietre, sgorga una fresca sorgente da un canalino in legno.
Si continua in lenta discesa e, facendo attenzione a non seguire le tracce di sentiero che si diramano a destra, si raggiunge un promontorio erboso con il cartello che segna l'inizio del parco naturale Alpe Veglia Devero. Finalmente si vede la piana dell'Alpe Veglia, ed in particolare l'abitato di Cianciàvero. In basso è possibile invece osservare il tratto della strada mulattiera che dalla Cappella del Groppallo arriva all'Alpe Veglia costeggiando la montagna.
Il sentiero perde rapidamente quota per irti prati, e dopo aver passato un piccolo muro a secco entra nell'area dell'Alpe Veglia. Segue un tratto in discesa attraverso un rado bosco di larici che porta alle sottostanti baite dell'alpeggio La Balma.
Si attraversa l'abitato in direzione NO portandosi nei pressi di un grosso masso erratico, alla cui sommità spicca un croce (Il masso viene utilizzato come palestra di roccia). Lasciato il masso sulla sinistra si raggiungere in lieve salita una sella erbosa. Qui un sentiero scende attraverso il bosco fino alla bella cascata del Rio Frua, per poi ricongiungersi con la strada che percorre ad anello la piana del Veglia ("Circuito dell'Alpe Veglia").
Attraversando il ponte, sulla destra ci ritrova ai piedi della località Cornù, con l'Albergo Lepontino, il Rifugio CAI Arona e più avanti l'Albergo della Fonte. Continuando per la strada si incontrano poi via via gli altri gruppi di baite della piana del Veglia (Isola, Ponte, Aione, Cianciavero, La Balma) fino a richiudere l'anello.
Sentiero IF17: Giro del lago Bianco.
(vai alla scheda del sentiero)
Sentiero F 18 San Domenico - Alpe Gilardino - Alpe Veglia
TEMPO: Ore 3 all'Alpe Veglia
DISLIVELLO: 550 metri in salita 230 in discesa
DIFFICOLTA' : Escursionistico
Questo percorso si svolge sul versante sinistro idrografico della valle, evitando così la discesa a Nembro, ma con dislivello maggiore, perchè raggiunge quota 1900 metri per poi scendere all'Alpe Veglia.
Il sentiero inizia all'ingresso dell'abitato di San Domenico, inizialmente segue in salita una stradina asfaltata che poi diventa sterrata e segue lo stesso percorso del sentiero F 16. Oltrepassato il ponte sul Rio Croso proseguire sempre sulla strada fino ad un bivio (segnaletica CAI). Il sentiero con un tratto in discesa si inoltra nel fitto bosco di faggi,larici e abeti, attraversa un ruscello e con percorso pianeggiante si giunge in circa quindici minuti e dopo una breve risalita alle baite dell'Alpe Gilardino a quota 1600 metri. Ora la traccia prosegue dietro le baite e inoltrandosi prima nel rado bosco e poi su terreno aperto si raggiunge l'intaglio del rio che scende dalle Torri di Veglia. Poi tra larici sparsi con varie risalite si arriva all'incrocio con il sentiero che proviene da Ciamporino. Superata la "purteia" si raggiunge uno spiazzo erboso dove si ha un bel colpo d'occhio sia sull'Alpe Veglia che sulla Val Cairasca. Ora su facile sentiero si perde quota arrivando alle baite dell'Alpe La Balma, oltrepassato l'imponente masso erratico si raggiunge una sella erbosa e si scende al sottostante piano di Veglia dove seguendo la strada sterrata si toccano le varie frazioni.
Sentiero IF20: Giro del lago d'Avino.
(vai alla scheda del sentiero)
(click sull’immagine sottostante per scaricare LA CARTINA della Val Divedro in formato .pdf)