2012.06.16-17 Escursione al Monte Baldo
Sabato 16 e Domenica 17 giugno 2012
Altra gita "fuori porta" per questo week-end di fine primavera. In collaborazione con gli amici della sezione di Pallanza andiamo nella zona del Monte Baldo, un massiccio montuoso compreso tra le province di Trento e Verona.
Il nome Monte Baldo, in epoca romana Mons Polninus, deriva dal tedesco Wald, ovvero bosco, e questo toponimo compare per la prima volta in una cartina tedesca del 1163.
Il programma del Sabato prevede che dal mini-posteggio nella Valle dei Molini (307 m), percorriamo tutti insieme il sentiero 652 fino al bivio principale in localita Preafessa (700 m); poi per chi vuole a destra si procede verso la ferrata "Gerardo Sega" (http://www.vieferrate.it/ferratagerardosega.htm), altrimenti si effettua una traversata al rifugio Novezzina. La ferrata non è difficile ed è molto bella dal punto di vista paesaggistico: una conca rocciosa, suggestiva ed impressionante per le sue dimensioni.
Giunti alla fine di quello che tutti definiscono più un sentiero attrezzato che una ferrata vera e propria, scendiamo su una stradina sterrata fino al Santuario della Madonna della Neve (1050 m).
La discesa su sentiero verso le auto è molto lunga e richiede un'ora e mezza circa dal Santuario. Ricomposto tutto il gruppo al rifugio Novezzina, ci facciamo una doccia rigenerante e dopo un riposino finalmente andiamo a tavola per la cena, dove tutti rendono onore al cuoco!
La domenica sveglia presto!
Risaliamo il Vallone Osanna fino al bivio sotto la Cima Telegrafo: qui "I Soliti" fanno un percorso alternativo alla ferrata "Delle Taccole" (http://www.vieferrate.it/ferratataccole.htm), per poi raggiungere il resto del gruppo al Rifugio Telegrafo (2147 m), dove sostiamo per mettere qualcosa tra i denti.
Dopo la lunga sosta ripartiamo in direzione della Cima Valdritta, la massima elevazione della catena del Monte Baldo, che raggiungiamo dopo un'ora e mezza di buon cammino.
Il panorama dai 2218 metri della vetta è unico!
La discesa la effettuiamo tornando indietro fino ad incrociare il sentiero numero 66.
Giunti sulla strada asfaltata compriamo qualche prodotto locale e poi proseguiamo lungo i pratoni fino al rifugio Novezzina.
Dislivello 1°giorno 860 metri, 2° giorno 1100 metri
Tempo impiegato.
1°giorno: 9 ore con le soste e gli spostamenti in loco
2° giorno: 10 ore compresa la ferrata e le soste