2013.09.07-08 Escursione alle 3 Cime di Lavaredo
Sabato 7 e Domenica 8 settembre 2013
Torre di Toblin 2617
Gita CAI alle Tre cime di Lavaredo, profondo NORD del Veneto, Val Pusteria confine con il Trentino alto Adige, a pochi km da Austria e Friuli. Partiti da Domodossola alle 4:00 direzione Bolzano, passiamo Brunico, Dobbiaco, scendiamo a Misurina, dove prendiamo la strada a Pagamento 22 € per rifugio Auronzo. Ore impiegate 6,30. Ore 10:30 siamo al Rif Auronzo 2330, bello e grande, cena self service, si arriva in auto su strada asfaltata, ci saranno un migliaio di auto, nei vari parcheggi, peggio di essere in un grosso centro commerciale, la gente anche a camminare, da rifugio a rifugio e tantissima. Fino alle 17:00 non ci danno la camera, lasciamo il superfluo in auto, posteggiata per fortuna accanto al rif. Ore 10:45 iniziamo a camminare, seguendo una larga e affollatissima carrozzabile,passiamo la cappella degli alpini 2314, il Rif. Lavaredo 2344 con i suoi laghetti,e saliamo alla Forcella di Lavaredo 2454. Ora il largo sentiero scende lentamente perdendo ca 200 mt, per poi risalire al Rifugio Locatelli 2405 in Trentino A. Adige lingua prevalente tedesca. Proseguendo dietro al rifugio, per tracce, triangoli rossi, passiamo alla dx del sasso di Sesto 2539, poi sbocchettiamo dalla parte opposta, raggirando tutto il Toblin, da sinistra , a destra, fino alla ferrata e la sua targhetta. Indossata l’attrezzatura, attacchiamo la via: bella e adrenalinica, sale verticale, a volte con l’ausilio di scale metalliche, sempre strapiombante e affascinante dal punto di vista dell’ambiente, ma mai Difficile. AD. In 3 ore siamo in vetta alla Torre di Toblin. Discesa sempre in ferrata, percorriamo la via di discesa, meno strapiombante, certamente più facile, ma bella. Ripassiamo al rifugio Locatelli, Brevissima sosta per guardare le meraviglie del luogo e proseguiamo, il tour delle 3 cime verso NORD. Scendiamo a Quota 2220, passando dal piccolo Rifugio Langalm 2280, con dei laghetti, e sempre su bel sentiero raggiungiamo la Forcella col di mezzo 2315, e in breve ecco il rifugio Auronzo. Tempo impiegato per l’itera gita ore 6,15. Il tempo di portare la nostra roba dalla macchina alla camera, sistemarci e cambiarci, ed è l’ora di cena. Dopo cena a nanna che siamo tutti stanchi
Monte Paterno 2744
Partiamo verso le 8:00 per la forcella di Lavaredo 2454, da dove ha inizio il percorso per il monte Paterno. Indossata l’attrezzatura, si entra subito in una piccola e bassa galleria, procedendo in piano su di un sentierino intagliato nella roccia, molto esposto e quasi sempre attrezzato raggiungiamo la Forcella Passaporto 2530 che con una corta galleria ci porta sul versante EST del monte Paterno. Dopo ca. 15’ di cammino senza nessuna indicazione, dobbiamo abbandonare il sentiero in piano e risalire per tracce, ometti e sporadici triangoli rossi, puntando alla meglio, alla Forcella del Camoscio 2650. Poco prima di giungere alla forcella, sulla sx si vede la ferrata che porta alla vetta. La ferrata è molto corta e ripida ed in 20 minuti si raggiunge la vetta, quando sono la 10:50. La giornata è brutta, nebbiosa, ma non piove, piccolissima sosta in vetta poi ritorniamo alla forcella del camoscio. Percorriamo ora la via delle cresta passando poco sotto alle Punte di Camoscio,Camoscetto, Camoscino, Est. Sentiero, come il precedente, piccolo camminamento negli intagli rocciosi, esposto, con vari saliscendi, parecchie volte nei punti più pericolosi è attrezzato. Ore 12:30, siamo alla fine della cresta esposta, proseguiamo su sfasciume, con bel sentiero e lievi pendenze, raggiungendo la Forcella Piani di Cengia 2522, passando un laghetto quota 2202, i laghi dei piani 2335, e siamo di nuovo al rif. Locatelli. È tardi il tempo minaccia pioggia, qualche gocciolina già ci bagna, per cui le donne rientrano al rifugio Auronzo per l’affollata via normale sentiero 101, fatta il giorno precedente. Io proseguo per concludere il giro, risalendo alla Forcella del Camoscio. Dal Rif Locatelli, situato alla Forcella di Toblin, risalgo su sentierino, puntando ad un grosso gendarme e raggiungendo le famose gallerie, Trincee della guerra. Le prime corte e luminose. L’ultima Lunga, tutta in salita con ripidi scalini e completamente buia, occorrono aòmeno 15’ per percorrerla tutta . Alla fine delle gallerie, mi trovo su un balconcino esposto, da dove riparte una via ferrata per la Forcella del camoscio. La ferrata è abbastanza facile, e nonostante il maltempo ancora affollata. Alle 14;30 sono alla Forcella del Camoscio 2650. Dove incontro 4 persone che non trovano il sentiero per scendere al rifugio Auronzo, nonostante l’avessi percorso la mattina, faccio fatica a ritrovarne le tracce. Alle 15:30 tutti e 4 raggiungiamo il rif. Auronzo.
Bella gita, stupendi i posti, siamo stati anche fortunati il sabato bello, ci ha fatto vedere tutto il panorama, e la domenica anche se brutto siamo comunque riusciti a fare tutto quanto ci eravamo prefissi